Electro-Harmonix Nano Doctor Q, sembrava semplice e invece…

Il Doctor Q è la versione ridotta del Q-Tron, storico Envelope Filter di casa Electro-Harmonix, che ha avuto il suo momento di gloria soprattutto negli anni ’70, il Nano Doctor Q è appunto la sua riedizione nella serie Nano, di formato ancora più ridotto grazie all’uso di componenti SMD.

L’Envelope Filter, o Filtro di Inviluppo, è per l’appunto un filtro che apre le frequenze in maggior quantità in relazione alla dinamica del segnale che riceve.
Il risultato è simile all’Auto-Wha, ma il funzionamento è differente, nell’Auto-Wha il funzionamento è ciclico e costante, nell’Envelope Filter il risultato dipende dal come si suona, quindi dalla dinamica e anche dal tipo di strumento che si utilizza.

Il pedale si presenta molto semplice nei controlli, oltre ad input e output infatti, ha un solo potenziometro RANGE per gestire l’intensità dell’effetto, e un toggle switch di tipo on-off denominato BASS che va a recuperare le frequenze basse perse.
L’alimentazione, come al solito è o via pila 9V o tramite alimentatore standard Boss.
In realtà c’è anche un altro potenziometro, che si occupa di regolare la potenza in ingresso, solo che per poter agire su di esso bisogna aprire il pedale dato che si tratta di un trim pot che si trova all’interno sulla piastra del circuito, questo potenziometro però non è neanche menzionato sul manuale del pedale.

Il suono non è da classico Wha, infatti è più un Qua, sempre più percussivo e brillante all’aumentare dell’escursione del potenziometro Range, che ti butta in territori di suoni da puro funk anni ’70, con quel tono percussivo che un Wha vero e proprio non può darti, e in questo è davvero una bomba (nonostante un leggero calo di volume), soprattutto attivando lo switch Bass che va a recuperare le frequenze più basse, ma come si diceva all’inizio, è anche molto sensibile sia al tocco, sia al tipo di basso, infatti suonato con bassi passivi e dita, l’effetto è quasi inesistente, invece col plettro o con bassi attivi l’effetto è più evidente ed incisivo.
Per usare dita e bassi passivi bisogna aumentare il segnale in ingresso agendo sul trim interno (munendosi di un piccolo cacciavite), spostando il potenziometro verso sinistra (senso antiorario) per aumentare il taglio di volume ma aumentando di conseguenza l’incisività del wha, mentre ruotandolo verso destra (senso orario) si riduce il taglio di volume, che invece porta alla riduzione dell’effetto Wha.
In questo caso converrebbe fare delle prove mentre si suona, col pedale aperto e un cacciavite, anche se il procedimento è davvero scomodo e laborioso.

PRO:

  • Un suono molto particolare, diverso dai soliti Auto-Wha.
  • Il fatto di essere molto sensibile al tocco può spingere a migliorare il proprio tocco e modo di suonare.
  • Costa anche relativamente poco.

CONTRO:

  • Nonostante i controlli minimali, per trovare i settaggi giusti c’è da uscire di testa.
  • Una cosa che odio sono i potenziometri nascosti dentro i pedali.

In conclusione: Il Nano Doctor Q è una bomba di suono, ma è semplice da utilizzare come disinnescare una bomba tagliando i fili colorati giusti…

…da daltonici.

See ya!
Cesare