Come promesso ecco la recensione per i bonghi Eastar EBO-1, si tratta precisamente di bonghi entry level di dimensioni leggermente ridotte, ideali per neofiti o per i più piccoli.
Aperto il pacco ci si trova subito la borsa che contiene i bonghi, la borsa è imbottita (8mm di spessore) con il logo Eastar stampato, è dotata di maniglia e tracolla regolabile per facilitare il trasporto, una cerniera che apre sui tre lati rendendo facile e veloce ritirare i bonghi.
All’interno della borsa si trovano i bonghi e un sacchettino di velluto con la chiave per regolare la tensione dei tamburi, in quanto lo strumento arriva non regolato per evitare stress e danneggiamenti alle pelli.
Ad un primo occhio la fattura è molto buona per uno strumento entry level, non ci sono sbavature e angoli tagliati male, la finitura è lasciata al naturale con una verniciatura trasparente che da un aspetto semplice e sobrio allo strumento e lascia intravedere il tiglio di cui è fatto.
Una volta regolata la tensione delle pelli (conviene dare un paio di giri per portarle alla giusta tensione) è possibile suonare, il suono è molto nitido e definito, manca un po’ di profondità, ma è più un problema dovuto alle dimensioni ridotte dei tamburi (6″ per il macho e 7″ per l’hembra, più piccoli di un paio di pollici rispetto alle dimensioni standard).
I bonghi poi sono molto leggeri (anche per via del tiglio di cui sono fatti) e suonarli per molto tempo non affatica molto, aiuta anche il fatto che non ci siano spigoli o angoli sporgenti.
L’unico difetto riscontrabile sono forse le pelli che danno l’idea di sembrare un po’ secche e poco risonanti, ma è una parte che si può sostituire facilmente e con poca spesa.
In conclusione: nel complesso come fattura e resa è uno strumento ben fatto, ben suonante e con tutti gli accessori essenziali, ideale per i principianti, anche in relazione al prezzo.
Anzi avvicinandosi le feste può essere una interessante idea regalo per un musicista o aspirante tale.
Tum-Pa Tum-Tum-Pa!
Cesare