Tra le millemila effect strip più o meno simili qualche oggetto interessante salta fuori, è il caso del Cuvave Cube Baby che all’apparenza sembra un multieffetto per chitarra molto essenziale, ma che in realtà cela numerose funzioni interessanti, ad un prezzo ultra basso per quello che offre, tanto che in molti ne sembrano entusiasti, ma è davvero così valido? E come si comporta col basso?
Di questo pedale esistono diverse versioni alcune marchiate Cuvave altre Muslady, oppure in alcuni casi cambia solo il colore, nella sostanza però il pedale è sempre lo stesso.
All’interno della scatolina di cartone troviamo il pedale, un manuale di istruzioni, un cavo usb-micro usb e un cavo micro usb-mini jack.
Il pedale, è completamente in metallo è composto da 3 sezioni comandate dai 3 footswitch: Tone-Amp, Delay-Mod e IR Cab-Reverb.
Attivando la prima si accenderanno di rosso i pot Type (che ci permette di scegliere tra 9 simulazioni di preamp), Gain (che regola il guadagno/distorsione) e Tone (che è l’unico parametro per regolare l’equalizzazione del pedale).
Attivando la sezione Delay-Mod invece colorerà di blu i relativi potenziometri che sono Mix (che dosa il rapporto tra segnale pulito ed effettato dal delay), FB (il numero delle ripetizioni) e Time (il tempo delle ripetizoni), sempre di questa sezione fa parte anche il potenziometro Mod, che rimarrà spento se posizionato ad ore 12, per attivare l’effetto basterà ruotare verso sinistra o destra il potenziometro per attivare uno dei due effetti Phaser o Chorus.
La terza sezione, contrassegnata dal colore verde è la sezione IR Cab-Reverb, qui i potenziometri sono due, Reverb (che regola l’intensità del riverbero è completamente chiuso disattiva completamente l’effetto) e il potenziometro IR Cab che permette di scegliere tra le 8 IR disponibili.
Infine l’ultimo potenziometro di colore bianco invece controlla il volume generale del pedale.
NDR: per chi si chiede cosa siano gli IR, è l’abbreviazione di Impulse Response, si tratta della profilazione della risposta un sistema ad un determinato input, in questo caso simulano la risposta di un cabinet e del microfono usato per registrarlo ad un determinato input, non è una simulazione, ma la risposta che avremmo suonando attraverso quella cassa microfonata in quel modo, in modo estremamente realistico.
I collegamenti sono tanti, oltre ai classici input e output, è presente una uscita cuffie e due porte micro usb, una per collegare il pedale al pc come scheda audio, per aggiornare il firmware, caricare gli IR oppure per ricaricare la batteria integrata e l’altra è invece adibita al collegamento OTG per registrare o usare le app su smartphone e tablet.
Attraverso i due footswitch di sinistra (premendoli contemporaneamente) è possibile inoltre attivare e disattivate la connessione Bluetooth con cui inviare lo streaming audio dal nostro dispositivo per suonare su brani o basi (funzione comodissima per esercitarsi senza avere altri cavi attaccati).
Premendo invece i due footswitch di destra sarà invece possibile passare dalla modalità Live a quella Preset, nella prima i tre footswitch funzioneranno come 3 pedali singoli, nella modalità Preset sarà possibile editare e modificare i 3 Preset disponibili e passare da uno all’altro premendo il relativo interruttore.
Tenendo premuto i due footswitch di destra inoltre sarà possibile attivare l’accordatore integrato, sopra ai potenziometri ci sono infatti riportate le note che si illumineranno a seconda della corda suonata, con gli ultimi tre potenziometri che invece si illumineranno se la nota è accordata giusta, se è crescente o se è calate, il problema però è che funziona solo con chitarre con accordatura standard, scordatevi perciò di usarlo col basso.
Riguardo il suo funzionamento e il suono, partiamo già col dire che non è pensato per il basso, infatti provando a caricare degli IR per basso non vengono riconosciuti, mentre i suoni con la chitarra sono tutto sommato buoni, basta non esagerare con le modulazioni che se usate in modo pesante suonano artificiose e un po’ bruttine, buono invece il Delay.
Nota di demerito invece per la parte costruttiva, sebbene nel complesso sia costruito bene e sia solido col suo case in metallo, i due potenziometri per selezionare le simulazioni e gli IR sono a dir poco scadenti, spesso sono sfasati e si creano falsi contatti col risultato di suoni che cambiano a intermittenza o gracchiamenti vari.
La durata della batteria invece è quella dichiarata, 6 ore circa di utilizzo, permettendo di suonare tranquillamente per svariate ore, magari in cuffia grazie alla estrema portabilità.
In conclusione è utilizzabile live col basso? La risposta è ni, coi suoi suoni direi di no, non essendo pensato per il basso, e se lo si acquista per suonare live e caricare delle IR, lasciate perdere.
L’acquisto del pedale però può avere senso in termini di studio e per qualche registrazione veloce, dato che può essere utilizzato collegandolo ad uno smartphone o tablet usando la porta usb OTG per sfruttare i suoni di app come Bias, AmpliTube e simili, oppure per studiare a metronomo o sulle basi, e infine per registrare dei video direttamente dallo smartphone con una buona qualità audio senza dover fare montaggi diventando una alternativa ai vari Vox AmPlug, Nux Mighty Plug, ecc. per un costo di circa 30€ e con una buona portabilità viste le dimensioni ridottissime e la batteria ricaricabile, se però queste funzioni non vi interessano questo Cube Baby è tranquillamente trascurabile.
See ya!
Cesare