Come assemblare una pedalboard più o meno correttamente.

Abbiamo parlato dell’importanza di un buon accordatore come base di partenza per la costruzione di una pedaliera, il passo successivo è: come si assembla una pedaliera? Ci sono regole da seguire nel farlo?

Tendenzialmente l’ordine più o meno preciso da seguire è il seguente:

Accordatore Volume Wah Compressore/LimiterOverdrive Distorsore/FuzzEqualizzatore Noise SuppressorOctaver/Pitch ShifterChorus Flanger Phaser Delay Reverbero

Con il blocco delle modulazioni da inserire nel Send-Return dell’amplificatore.

Ovviamente questa regola è una base di partenza, nessuno ti vieta, ad esempio, di mettere il pedale volume dopo le distorsioni, o di cablare la pedaliera senza passare dal Send-Return, ma di entrare diretto nell’input dell’amplificatore.
Solo che così facendo, alcuni effetti potrebbero avere un comportamento completamente diverso e non necessariamente voluto.
Riprendendo come esempio il pedale volume, se posto come primo pedale, regolerà il volume del basso esattamente come il pot sullo strumento, se posto prima di overdrive e distorsioni, agirà sul gain del pedale stesso, dopo le modulazioni andrà a modificare le code delle ripetizioni.
Un altro caso è quello di alcuni Fuzz, alcuni di essi sono molto sensibili a segnali di disturbo o se preceduti da pedali bufferizzati, quindi funzionano meglio ad inizio catena dove il segnale è più pulito, uno di questi è il Mooer Fog Bass ad esempio.

Quindi, sì in generale c’è un ordine ottimale, ma la via migliore è sperimentare diverse soluzioni, che all’apparenza sarebbero sbagliate, ma che possono invece portare a risultati inaspettati.

Parentesi importante: cos’è il Send-Return e a cosa ci serve.
Il Send-Return o anche FX Loop, è un opzione presente su quasi tutti gli amplificatori, per capire cos’è dobbiamo aver presente come è composto un amplificatore, in modo molto semplificato.
L’amplificatore è composto da due stati di amplificazione: il Preamplificatore e il Finale, il primo regola il livello del segnale in ingresso, nel caso ci sia un Equalizzatore ne modifica il suono, e poi manda il segnale al Finale che si occupa di regolare il segnale mantenendo il timbro il più pulito possibile per mandare ai coni il segnale amplificato.
Se nello stadio di Preamplificazione aumentiamo il guadagno oltre la soglia avremo la distorsione del segnale.
Il Send-Return si trova tra lo stadio di Preamplificazione e lo stadio Finale, in pratica il Send è il segnale in uscita dal Preamplificatore e il Return è l’ingresso al Finale dell’amplificatore.

Quindi se noi mettiamo gli effetti di Modulazione/Ritardi/Ambiente, diretti nell’input dell’amplificatore, andremo inevitabilmente a modificarne il suono e il funzionamento a causa della presenza del Preamplificatore come stadio successivo, diversamente se usciamo dal Send, entriamo nel blocco
degli effetti di Modulazione/Ritardi/Ambiente e poi rientriamo dal Return diretti al Finale, non ci saranno ulteriori modificazioni nel nostro suono.


Questo schemino fatto da Marco Fantoni, schematizza in modo molto semplice e chiaro i collegamenti del Send/Return: Audio In è il basso più eventuali compressori/overdrive/distorsioni che entrano nell’input dell’amplificatore.
Il segnale processato esce quindi dal Send e va nell’Input degli effetti qui viene modulato e dall’Output entra nel Return dell’amplificatore, da passa al Finale e dall’Audio Out agli altorparlanti.

Pedaliera con piano rialzato
Pedaliera inclinata

Una volta deciso l’ordine dei pedali e importante decidere anche l’organizzazione degli stessi nello spazio della pedaliera.
Nel caso la pedaliera sia composta da un numero esiguo di effetti il problema non si pone, basterà metterli in linea seguendo l’ordine deciso.
Nel caso fossero molti di più al punto che si dovrà metterli su due linee, converrà disporli in modo che quelli più utilizzati siano nella prima fila, mentre quelli che vengono attivati meno spesso o che restano perennemente accesi sarebbe meglio disporli in seconda fila.
In tal caso, per rendere più accessibili i pedali messi in seconda fila, sarebbe meglio sia inclinata o con uno scalino, lo spazio del rialzo inoltre potrebbe tornare utile per nascondere l’alimentatore e recuperare spazio in superficie.

Per il fissaggio dei pedali le alternative sono diverse: le strisce di velcro adesivo sono molto comuni e come metoro è piuttosto veloce ed economico e ti permette di modificare spesso la pedaliera, oppure puoi applicare delle placchette alla base dei pedali per avvitarli alla base infine puoi fissare i pedali con delle fascette da elettricista.
Ogni opzione ha i suoi pro e contro, la scelta su quale metodo usare quindi è tutta personale.

La pedaliera poi va alimentata correttamente, si può scegliere di alimentarla con un Alimentatore con Daisy Chain o mediante un Alimentatore stabilizzato con uscite separate.
Tra le due soluzioni, la più economica è l’alimentatore con Daisy Chain, ma questo può portare problemi di interferenze, disturbi e in caso di un guasto potrebbero esserci ripercussioni sugli altri pedali.
Inoltre in caso di pedali con alimentazioni differenti avremo bisogno di più alimentatori, collegati con una ciabatta elettrica, quindi altri rischi e disturbi.
L’alimentatore stabilizzato con uscite separate invece è la soluzione migliore e più efficiente, ogni pedale ha la sua uscita separata dagli altri, inoltre possono gestire diversi voltaggi e diversi consumi, tutti con un unica soluzione.

A sinistra un alimentatore con Daisy Chain, a destra un Alimentatore stabilizzato ad uscite separate.

Non dimenticare però di scegliere un alimentatore con un amperaggio pari, o meglio ancora superiore, a quello che la tua pedalboard necessita, per calcolarlo ti basta sommare i diversi milliampere che richiedono i pedali (solitamente i consumi sono riportati sia sul pedale sia sulle istruzioni dello stesso).
Tieni presente che accordatori/overdrive/distorsori hanno consumi molto bassi mentre gli effetti di modulazione richiedono un amperaggio maggiore, soprattutto se digitali, le pedaliere multieffetto poi consumano generalmente anche di più.
Puoi anche alimentare il tutto a batterie, ma ti costerebbe un patrimonio e poi non tutti i pedali sono alimentabili a batterie.

Alla prossima!

Cesare