Peavey Mini Bi-208, cassa da biamp come amplificatore, si può fare!

Premessa: il 12 ottobre suonerò all’aeroporto di Linate con Rockin’1000, e da regolamento è necessario portare un amplificatore dalla potenza di minimo 50 watt e massimo 100 watt, ovviamente il mio combo da studio è da 15 watt e le testate sono da 5 watt e 250/500 watt, benissimo.
Esclusa l’opzione del noleggio o del prestito, parte la ricerca per un sistema di quella potenza, economico (spesa massima 100€) e trasportabile, ma soprattutto qualcosa che una volta acquistato potessi usare anche dopo il Rockin’1000, insomma era più semplice chiedere la pace nel mondo.

Guardando l’usato un po’ di scelta c’è per spesa e wattaggio, ma si tratta sempre di combo ingombranti e pesanti, spesso di marche non troppo affidabili o in condizioni agghiaccianti.
Sono passato allora a valutare delle casse amplificate, ma anche lì casse pesanti e troppo potenti, oppure casse col giusto wattaggio, ma coni troppo piccoli che distorcono i bassi.

Fino a che trovo in vendita questa cassa Peavey Mini Bi-208, mai sentita nominare, faccio alcune ricerche e scopro che si tratta di una cassa amplificata made in UK da 100watt, 2 coni da 8″ e tweeter, nata per essere accoppiata agli amplificatori della serie TNT di Peavey in biamping, serviva quindi a integrare in potenza e definizione le frequenze medio-alte dell’amplificatore, uscendo dal preamplificatore dell’amplificatore ed entrando in questa cassa dotata di finale.
Vedo poi che rientra nel mio budget, contatto il venditore per accertarmi delle condizioni e faccio il tentavo.

Arrivata la cassa noto subito che è piuttosto compatta e leggera (15kg circa), con una maniglia per il trasporto, mentre i controlli e i collegamenti si limitano ad un input jack e un potenziometro del volume, stop.
Collegando direttamente il Precision mi aspettavo un suono secco, squillante e scarico sulle basse, e nonostante tutto le basse ci sono, per quanto non enfatizzate, gli alti non sono squillanti è quindi molto equilibrato sugli estremi, leggermente inscatolato per via della forte presenza sulle frequenze medie, il volume poi è piuttosto buono.
Collegando invece un preamp arriva una vera e propria legnata di volume e a livello timbrico digerisce molto bene i pedali, tanto che si riesce a recuperare un po’ di basse, anzi lavora molto bene con le equalizzazioni a V, con un ruggito dato dalla spinta sulle medio/alte, suono che a me fa impazzire .
Inoltre è una cassa molto sfruttabile anche successivamente, posso infatti usarla in piccoli locali abbinata ad un preamplificatore, oppure sfruttarla come spia per il basso sul palco o infine usarla per l’uso per cui è nata, ovvero per fare biamping sulla mia testata.

In conclusione: Per il prezzo pagato (ovvero un centinaio di euro) suona molto bene e una volta finito col Rockin’1000 posso sfruttarla per altre situazioni e rispetto ad un combo economico è molto più compatta e leggera.

See ya!
Cesare