Mooer Tender Octaver MK I, l’octaver polifonico di Mooer

Poco dopo l’acquisto del Mooer Pure Octave, che come octaver polifonico non mi aveva entusiasmato particolarmente, sempre Mooer lanciò un nuovo octaver polifonico: il Mooer Tender Octaver.
Questa volta le ottave su cui si può agire oltre a quella originale sono due: una bassa e una alta.

Il pedale arriva nella sua scatolina di cartone con un foglio di carta per manuale ed un adesivo, le dimensioni sono le classiche dei pedali Mooer così come materiali e costruzione.

Il collegamenti sono i soliti Input, Output e la presa per l’alimentazione, mentre oltre al footswitch il pedale ha tre potenziometri: Dry, Sub e Upper.
Si tratta semplicemente di tre volumi per miscelare il suono pulito (Dry), l’ottava bassa (Sub) e quella alta (Upper).

Rispetto al Pure Octave il cambiamento è evidente, il suono è nettamente migliore sull’ottava alta, che risulta meno artificiale, e anche il tracking è più rapido e preciso, rendendo il pedale più utilizzabile anche in passaggi veloci o con accordi.
N.B. la versione recensita qui è la prima versione del pedale, la MK I che ora non più disponibile dopo che Electro-Harmonix ha vinto la causa per plagio del suo Micro POG contro Mooer, adesso si trova la seconda versione del pedale: la MK II che ha un circuito modificato leggermente e con l’aggiunta di uno switch a tre posizioni Fat/Tight/Swell.
Effettivamente la resa è quasi paragonabile al Micro POG (anche se manca una uscita Dry rispetto all’originale), il tutto a meno di 100€

Se vi serve un octaver polifonico per arricchire il suono, creare dei tappeti in stile organo oppure volete cimentarvi a riprodurre un suono come Mike Kerr dei Royal Blood senza svenarvi, il Mooer Tender Octaver è fortemente consigliato.

See ya!
Cesare