Harley Benton Enhanced MP-5EB Lake Blue, essere migliori

Da quando Thomann ha iniziato a commercializzare i suoi strumenti marchiati Harley Benton, il livello qualitativo degli stessi è cresciuto molto, riuscendo sempre a mantenere dei prezzi molto bassi e spesso nettamente inferiori a quelli di altri strumenti fabbricati in estremo oriente.
Recentemente è stata introdotta anche una serie “di pregio”, ovvero la serie Enhanced (“migliorata”) di cui fa parte questo Harley Benton Enhanced MP-5EB, e che riprende per estetica e progettazione i vecchi modelli di Sandberg California VM e si discosta quindi dalla riproduzione di repliche di strumenti più classici.

Manico in Acero Canadese, verniciato natural, scala 34″ e con un profilo Modern C e avvitato con 6 viti.
La tastiera è in Ebano del Macassar da 22 tasti in acciaio, Zero-Fret, inlays a blocchi bianchi esattamente come il binding della tastiera, capotasto un Black TUSQ XL da 46mm, paletta matching headstock su cui trovano posto l’abbassacorde e le 5 meccaniche open gear (le specifiche dicono il modello sia WSC JB45).
Il corpo, in stile Precision, è in Ontano verniciato con finitura glossy Lake Blue in poliuretano coprente, ponte hi-mass WSC SK5 con doppio sistema di ancoraggio delle corde, è possibile infatti ancorarle al ponte o attraverso il body, sul battipenna bianco madreperlato a 3 strati si trovano i due pickup Roswell: un humbucker MA5-B Ferrite al ponte e uno spit-coil reverse PMA5-N Ferrite al centro, controllati da un potenziometro per il Volume push/pull che permette di attivare e disattivare l’elettronica attiva, un potenziometro Balance per miscelare i due pickup e i due potenziometri per Treble e Bass.
L’elettronica attiva Roswell GMA2 a 2 bande è alimentata da una batteria 9V il cui alloggiamento si trova sul retro del body del basso e permette il cambio rapido della pila dato che non serve agganciarla.

La dotazione tecnica riportata sulle specifiche è già notevole sulla carta, soprattutto se rapportata al prezzo a cui viene venduto, anche se ci sono alcune pecche sulle finiture con delle piccole sbavature la qualità generale è alta.

Le dimensioni e l’intercorda del manico sono enormi, in puro stile Precision (cosa che io apprezzo, ma magari altri preferiscono manici meno impegnativi), ma il profilo Modern C rende il manico più schiacciato e meno “mazza da baseball”, garantendo una migliore scorrevolezza e velocità lungo la tastiera (grazie anche alla finitura natural satinata del manico), nonostante le dimensioni piuttosto generose il manico è comodo e scorrevole, ed è possibile raggiungere action molto basse.
La presenza dello Zero-Fret migliora nettamente il suono delle corde a vuoto, dato che si tratta appunto di un tasto “zero” posto subito dopo il capotasto e che permette di far suonare le corde a vuoto come se fossero tastate, in modo che risultano più uniformi e definite, anche la quinta corda suona bene, piena e definita e per uno strumento in questa fascia di prezzo è già un ottimo traguardo.
Nonostante il basso sia molto bilanciato, il peso del basso è piuttosto importante, quindi se cercate uno strumento leggero virate altrove o armatevi di una tracolla ampia e imbottita per distribuire il peso sulla spalla.

Il suono è decisamente versatile, la presenza dei due pickup e la possibilità di miscelarli crea già in passivo una notevole tavolozza sonora, l’humbucker al ponte da solo è quello che rende meno tre i due pickup, non suona come quello di uno StingRay per via della posizione differente, anche se ricorda vagamente quel suono, alcune differenze ci sono, inoltre è anche il pickup con meno uscita tra i due presenti, tanto che appena tirato fuori il basso dalla scatola bisogna intervenire alzandolo molto per avere un buon bilanciamento tra i due suoni.
Anche lo split-coil non suona identico a quello di un classico Precision, dato che nonostante la posizione sia la stessa il pickup è installato in posizione reverse (ovvero con le due bobine invertite rispetto al classico split-coil del Precision) il risultato è un suono seppur molto simile a quello del Precision, ma che risulta più bilanciato tra le corde.
Il potenziometro del Volume è di tipo push/pull: tirandolo il basso diventa passivo, premendolo viene inserita l’elettronica attiva, che aggiunge una ulteriore possibilità sonora allo strumento, grazie ai due potenziometri per gli alti e i bassi.
L’elettronica attiva è forse un grosso punto debole del basso, infatti attivandolo è molto invadente e dà un boost di volume esagerato, mentre i due potenziometri di equalizzazione sono di tipo cut/boost e a livello di boost spingono molto e vanno usati con molta parsimonia.
Personalmente ritengo che la mancanza di poter controllare il tono in passivo sia una mancanza non da poco, anche il fatto di non poter splittare l’humbucker al ponte penso sia una mancanza notevole, dato che avrebbe permesso una ulteriore versatilità al basso potendo contare anche sul suono di un single coil al ponte.

Il buon rapporto qualità/prezzi degli strumenti Harley Benton ha portato alcuni possessori di questi bassi a parlarne in modo estremamente entusiastico, a volte anche troppo, con paragoni a dir poco azzardati.
Personalmente ritengo che paragonare questi strumenti a bassi che costano 10 volte tanto è insensato, ed è palese la differenza di qualità costruttiva e i materiali utilizzati in strumenti più costosi, il discorso cambia se li si paragona a strumenti di pari livello, di fabbricazione orientale e spesso dal costo doppio, in questo caso strumenti come questo ne escono più che positivamente, anzi nel caso specifico di questo basso ci sono caratteristiche e dotazioni che sono impensabili su uno strumento che costa nuovo intorno alle 350€.

See ya!
Cesare