Fender Precision Bass Player Series, il nuovo standard di Fender

Sono entrato recentemente in possesso di un Fender Precision Bass Player Tidepool Blue grazie ad una vergognosa botta di cu.. grazie ai ragazzi di Fender Precision Bass Fanpage (se amate il Precision e non li seguite, vi state perdendo una community fantastica dove ancora regna uno spirito di passione, armonia e crescita reciproca come in poche altre community).
Per chi abbia si sia perso dietro ai recenti cambi nel catalogo Fender, la serie Player è quella che va a sostituire la serie Standard messicana, siamo quindi di fronte all’aggiornamento dell’entry level della linea messicana.

Il manico con scala da 34″ è in acero con profilo a C moderno, con capotasto da 41,3mm, con Skunk Stripe in Pau Ferro, tastiera in Acero con radius 9,5″ e 20 tasti Medium Jumbo (a catalogo ci sono modelli con tastiera in Pau Ferro), il tutto rifinito con verniciatura in poliretanica trasparente satinata per il manico e gloss sulla paletta.
Paletta su cui si trova un set di meccaniche standard open gear e un capotasto in osso sintetico.

Il manico è avvitato ad un body in Ontano, verniciato in finitura poliuretanica Tidepool Blue (colore stupendo a mio parere, molto sensibile all’illuminazione), sul battipenna bianco a 3 strati trovano posto i classici potenziometri per volume e tono e un pick up Split Coil (Precision Bass® split-coil Player Series), infine il ponte è il classico standard a 4 sellette regolabili.

Il basso è leggero (grazie anche al body in ontano), mentre il manico è molto comodo e scorrevole, a livello di finiture è tutto fatto decisamente bene, senza sbavature nella vernice o tasti rifiniti male.
Il setup con cui esce di fabbrica è inesistente, in quanto esce con le corde settate piuttosto alte, dopo un rapido setup attacco il basso all’amplificatore.
Rispetto all’altro mio Precision (un Classic ’50) bisogna spingere un po’ le basse, ma il suono è quello classico del Precison con la sua botta sulle medie anche se qui è molto più brillante e sparone, con una ottima definizione su tutte le note.
L’escursione dei potenziometri è graduale e molto buona, chiudendo il tono si recupera un po’ di ciccia che manca al pickup di serie.
Ecco a proposito dei potenziometri, salta fuori la prima magagna del basso, usando la prima volta il potenziometro del tono, mi è rimasto in mano il pomello, che fortunatamente non era solo stato avvitato bene, gli ho dato un giro di cacciavite a taglio e ho risolto, certo non è un bel biglietto da visita per un basso da quasi 800€.
Per il resto è un Precision fatto e finito, con la tipica presenza sulle medie, il profilo del manico e l’intercorda generosi, ha solo scelte costruttive e di suono leggermente di stampo più moderno.

In conclusione: Per quanto leggermente più brillante e moderno il suono è il classico suono del Precision, presente sulle medie e definito, un solo suono che sta bene con praticamente tutto (lavorando anche con tocco e potenziometro del tono) e che buca facilmente il mix, l’unico difetto a mio parere è forse il prezzo un po’ alto rispetto agli standard di pochi anni fa.

See ya!
Cesare