Donner Ukulele Soprano DUS-10 Rainbow series, ukulele over the rainbow

Allora, ho gentilmente ricevuto da Donner questo ukulele da recensire, si tratta del Donner Ukulele Soprano DUS-10 facente parte della nuova Rainbow series, una linea di ukulele soprano entry level di 6 colori differenti a partire da uno in finitura Natural, uno color Mogano, e gli altri quattro disponibili in Blu, Viola, Rosa e Nero.

N.d.R.: Ok, non è un basso, ma diciamo che anche l’ukulele ha quattro corde e non è la prima volta che recensisco uno strumento che non è un basso, quindi iniziamo.

Prima di tutto, un paio di cenni storici e tecnici per chi non avesse dimestichezza con questo strumento, l’ukulele è uno strumento hawaiiano derivato dal Cavaquinho portoghese, si divide principalmente in 6 differenti taglie: Sopranino (scala 12″/30cm), Soprano (scala 13″/33cm), Concerto (scala 15″/38cm), Tenore (scala 17″/43cm), Baritono (scala 19″/48cm) e Basso (scala 21″/53cm), rigorosamente in ordine di dimensioni e scala (diapason), aumentando le dimensioni aumenta anche il volume grazie alla cassa armonica più grande.
La taglia più diffusa è il Soprano e caratteristica dell’ukulele è l’accordatura rientrante sol-Do-Mi-la (g-C-E-a) con le corde Do e Mi centrali più gravi e le più esterne Sol e La acute, alcuni (soprattutto i chitarristi) sostituiscono al corda del sol con una più grave, in modo da poter trasporre gli accordi della chitarra cosa invece più comune con l’ukulele Tenore che è accordato G-C-E-a, mentre il Baritono è accordato Re-Sol-Si-mi (D-G-B-e) e infine l’ukulele Basso accordato Mi-La-Re-Sol (E-A-D-G) esattamente come un basso tradizionale.

Torniamo ora al nostro ukulele, si tratta dicevamo di un Soprano, le specifiche tecniche dicono Acero per fondo, fasce e top, il manico è in Nato, mentre viene usato il Noce per la tastiera e il ponte.
La finitura è glossy lucida (nel mio caso Mogano) abbastanza coprente, ma che lascia intravedere il legno, tanto che la giuntura a coda di rondine che fissa il manico alla paletta è ben visibile sotto la vernice.
La tastiera ha 12 tasti in ottone con segnatasti tipo dot sul 5°, 7° e 10° tasto, meccaniche open gear e capotasto in plastica, mentre non è presente un sistema di amplificazione.

Nella scatola di cartone oltre all’ukulele si trovano 4 plettri, un cartoncino con lo schema dei principali accordi, un accordatore a paletta, una muta di corde di scorta, un panno per la pulizia, una sacca di tessuto per il trasporto dell’ukulele e una tracolla che si aggancia alla buca, dato che l’ukulele non ha bottoni per fissarne una (il peso contenuto permette di suonarlo anche senza).
L’ukulele per costare così poco ha una fattura discreta, anche la verniciatura è stesa bene con poche imperfezioni quasi invisibili, non ci sono tasti sporgenti, l’action è buona e non sono necessari interventi correttivi, l’unica accortezza è di accordare e stressare il più possibile le corde in modo che abbiano tempo di assestarsi, per il resto le meccaniche funzionano molto bene.

Si tratta di un ukulele entry level appena sotto i 30€, ma per la dotazione e la qualità generale, vale sicuramente la cifra a cui è proposto, anzi mi sono capitati per le mani ukulele di pari prezzo con una qualità generale decisamente inferiore.
Se cercate un ukulele per avvicinarvi a questo strumento e non volete rischiare di svenarvi inutilmente, oppure volete fare un regalo, sicuramente mi sento di consigliarlo.

Aloah!
Cesare