Bassi istinti. Elogio del basso elettrico

«Anche solo a guardarlo, il basso mi produce uno stato di eccitazione viscerale elettrospinale altrimenti detta pelle d’oca. Non parliamo poi sfiorarlo, toccarlo, strofinarne il manico e lisciargli le corde. Sortisce l’effetto tipico della lampada di Aladino: spirali di fumo, visioni, apparizioni…»

Hai passato giorni e notti tra eBay, Reverb, Mercatino Musicale, negozi online e tutti i loro simili, spulciando la rete in ogni suo oscuro meandro come un segugio a caccia della sua preda?
Sei stato in viaggio per ogni negozio dello stivale e oltre, sbavando come un disperato davanti alle vetrine e macinando più chilometri di un pellegrino lungo il cammino di Santiago?
Giorni, mesi, anni a risparmiare, permutare, scambiare, vendere, contrattare, comprare, rivendere e ricomprare in un loop infinito, sempre alla disperata ricerca di QUEL basso, quello che hai sempre desiderato, inarrivabile, stupendo, perfetto, il sacro graal del suono, delle forme…

…fino a quando non ti invaghisci di quell’altro basso apparentemente ancora più perfetto (la poligamia bassistica in fondo non fa male a nessuno, se non al portafoglio)
Allora in queste pagine potresti ritrovare anche un po’ te stesso.
Questo non è semplicemente un libro, è una vera e propria dichiarazione d’amore al basso elettrico.
Un amore passionale, disperato e totalmente irrazionale, a tratti quasi tragicomico, complice uno stile di scrittura come un flusso di coscienza quasi futurista, che per quanto possa rendere un pochino ostica la fruizione del libro in alcuni passaggi è perfettamente funzionale a descrivere lo stato d’animo del tapino che si ritrova invischiato in questo vortice di lucida follia.

Il tutto farcito da aneddoti di storia della musica rock, oltre che da numerose informazioni sia sui marchi più celebri come Fender, Gibson, Rickenbacker, Hofner, Danelectro, sia sugli strumenti meno blasonati come Eko, Wandrè, Meazzi, ma anche i bassi Vox, Ampeg…

Piccola nota: spesso vi potreste ritrovare inconsciamente a cercare di acquistare gli strumenti citati nel libro, io ve l’ho detto, poi non dite che non vi avevo avvertito.


Un libro che non può mancare nella collezione di un bassista, soprattutto se affetto da G.A.S.

Pablo Echaurren è nato nel 1951 a Roma, dove vive e lavora. Artista e pittore, si è dedicato alla scrittura dopo aver realizzato controfumetti d’avanguardia per “Alter Alter” e “Frigidaire”. Con Fernandel ha dato alle stampe lo sperticato elogio dei Ramones (Chiamatemi Pablo Ramone, 2006), due romanzi ambientati nel mondo dell’arte contemporanea che hanno per protagonista la lesbocommissaria Vanessa Tullera: Bloody Art (2006), e Terra di Siena (2007), e un libro dedicato al basso elettrico (Bassi istinti, 2009).

Bassi istinti. Elogio del basso elettrico
Autore: Pablo Echaurren
Editore: Fernandel
Lingua: Italiano
Numero di pagine: 192 (contiene 16 pagine a colori e 30 illustrazioni) 
Formato: Brossurato, eBook
Prezzo: 14€

Link ad Amazon per l’acquisto (ma lo trovate anche in libreria, abbastanza facilmente):